Foligno città stupenda..

 

Cenni Storici

Il più antico ricordo di questa chiesa risale al 1087, quando un piccolo ospedale vi era addossato. Nel XIII secolo vi risiedeva un capitolo di canonici, ed era il terzo in città, dopo quello di S. Feliciano e quello del Santissimo Salvatore. Il capitolo canonicale di questa chiesa durò fino al secolo XIX. È elemento di curiosità questo originale nome “Infraportas”; esso si deve al fatto che originariamente questa chiesa era situata fuori delle mura della città e perciò si chiamava S. Maria “Foris portam”; quando nel secolo XIV fu costruita una nuova e più ampia cinta di mura, la chiesa si trovò in mezzo tra la cinta antica e quella nuova, perciò venne detta “Infraportas”. Le pareti di questa chiesa contengono una vera e propria pinacoteca della migliore pittura folignate. La comunità parrocchiale riceve molti insegnamenti figurativi semplicemente guardando questa Bibbia pittorica. Ricordiamo, per esempio, il Cristo Portacroce, sotto il primo arco del lato sinistro; il volto di Cristo sembra interpellare il fedele che lo guarda; c’è negli occhi del Salvatore una infinita offerta d’amore unita a uno straziato dolore; l’autore di questa immagine sembra sia il più noto pittore folignate, Niccolò di Liberatore detto l’Alunno. Altre pitture, come quelle di Ugolino di Gisberto e di un seguace di Giovanni di Corraduccio, ricordano la tenerezza di Maria con una rara soavità di colori e di tratti. Non sapremmo dire il senso di una rarissima immagine di S. Disma, il buon ladrone; ma siamo sicuri che il San Girolamo di Pierantonio Mezzastris, con i suoi occhi assorti e le mani giunte, invita la comunità che lo guarda ad una sentita preghiera contemplativa.

Un piccolo assaggio di una delle chiese più bella della città……

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